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Il mio essere di Geisha.

Sofisticata, sensuale, seducente. Da sempre  la geisha è emblema di raffinatezza, eleganza, ricercato erotismo. «Il primo amore di una geisha è in assoluto l’arte. Canto, ballo, musica», anche in tema di erotismo, la Geisha è una vera e propria “artista”. L’esercizio della seduzione non è fatto semplicemente di cure estetiche, ma anche di ragionato body language e microattenzioni molto particolari nei confronti del partner. Perché il suo punto di forza assoluto si può racchiude in un unico concetto: la devozione.
 Occhi in primo piano
Per catturare gli sguardi, le geishe usavano un make-up che metteva in risalto soprattutto gli occhi. Non mettevano niente sulle ciglia ma rendevano lo sguardo profondo colorando le palpebre. La zona attorno agli occhi e alle sopracciglia veniva sottolineata usando il rosso e il nero, aumentando quest’ultimo per dare maggiore profondità allo sguardo. Le sopracciglia, invece, totalmente depilate, venivano ridisegnate più in alto.
Il sex appeal del piede
In Giappone, si considerano parte integrante del sex appeal femminile i piedi, che devono esprimere grazia e decoro e vengono curati con appositi massaggi shiatsu. Le cortigiane avevano l’abitudine di rimanere scalze anche d’inverno. I piedi nudi, ben curati e con le unghie smaltate di rosso erano infatti di gran moda fra le geishe di Fukagawa già verso la fine del secolo XVIII.
Massaggi sensuali
Secondo la tradizione giapponese, il momento ideale per un massaggio sensuale è subito dopo un bagno caldo, specie se praticato con piccoli ciottoli di basalto bollente. 
 Il colore da indossare
Per apparire sfuggente e maliziosa in un importante tête-à-tête serale, la geisha sceglieva di solito un abito viola. Questa tinta suggerisce uno stile femminile con una punta di eccentricità. Inoltre, il viola trasmette decoro e magnificenza, perfetti per una notte in cui sentirsi regina.
 La lettera
Dopo aver fatto l’amore con il proprio amante, le geishe avevano l’abitudine di scrivergli una lettera d’amore. Tali lettere erano dense di riferimenti letterari e scritte con impeccabile grafia. Ogni donna sceglieva la sua washi, una carta fatta a mano, decorava la lettere con un tenero bocciolo o con un ramoscello autunnale per evocare il sentimento adeguato alla stagione, e profumava il foglio con la fragranza più adatta.
 Tatuaggi
Sul corpo di una geisha era considerato dettaglio chic e molto sensuale, il suo era infatti un tatuaggio semplice ed elegante.
 L’invito
Quando una geisha era molto attratta da un uomo lo invitava a sedersi alla sua destra. Sapeva infatti che quello era il suo lato più invitante. I kimono infatti venivano indossati sovrapponendo la parte sinistra sulla destra. Questo le permetteva di concedere un favore speciale all’ammiratore che ne fosse degno: la possibilità di far scivolare l’occhio (o la mano) sotto il kimono e accarezzarle il seno.
 Dopo l’amore
Dopo aver fatto l’amore, la geisha aveva l’abitudine di allontanarsi un momento e ricomparire con un cestino colmo di salviette inumidite per rinfrescare il corpo dell’amante e decongestionargli la fronte accaldata. Il suo scopo? Ricominciare.
 Piacere
Per esprimere al partner il proprio piacere durante l’amplesso, le cortigiane giapponesi erano solite mettersi i capelli in bocca.
 Feticci
I feticci sessuali sono molto diffusi tra uomini e donne giapponesi. In passato, erano soprattutto i capelli neri e lucidi delle dame a catturare l’attenzione. Oggi, molte donne giapponesi considerano particolare oggetto-feticcio le calze a rete. Le usano infatti come strumento di piacere anche durante l’autoerorismo.

Ho avuto il piacere e l'onore di diventare amica di una maiko, una apprendista Geisha, durante la mia permanenza di tre mesi a Kyoto, ed ho imparato molto da lei e dai suoi insegnamenti, vi aspetto per la mia Geisha Experience
W.M.
W. M.




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